giovedì 11 giugno 2009

ALLA FRUTTA


Sì della Camera al ddl sulle intercettazioni.

Fine della democrazia.

lunedì 8 giugno 2009

NON SOPPORTO QUEL SORRISO


La ragazza in evidenza è la Disuguaglianza, frutto di un trattamento differenziato e migliore rispetto agli altri cittadini italiani.
La Disuguaglianza è in forte contrasto con il moderno concetto di democrazia; la Disuguaglianza che vedete nella foto è l'espressione di un sistema in cui Silvio Berlusconi "sta cercando di trasformare lo spazio della politica democratica in un semplice prolungamento dei suoi rapporti di amicizia e dei suoi intrattenimenti" (El Pais).

La Disuguaglianza, quando si palesa in modo così arrogante, è il sintomo di una democrazia malata, in stato terminale, forse già morta da tempo.

martedì 2 giugno 2009

Forza Silvio?

Forse non hai capito che se rimane ancora per un po' perderai anche il diritto di votare.




Non solo: tiene Fede a terra anzichè mandarlo sul satellite!




Questa è spettacolare.

venerdì 29 maggio 2009

PREOCCUPAZIONE E SCONCERTO


Comunicato di Una Nuova Prospettiva

A distanza di una settimana dal consiglio comunale aperto e di fronte all'ennesimo comunicato da parte del gruppo dell'UDC e dei Popolari, ci sembra veramente preoccupante che non ci sia, da parte loro, traccia alcuna della comprensione della gravità di ciò che è accaduto.

Durante la seduta del consiglio aperto del 21 maggio scorso, una persona (e questo in uno stato civile dovrebbe già bastare) che è anche consigliere comunale, ha espresso il proprio pensiero e fatto le proprie valutazioni, che certamente non avranno trovato il favore di parte dell'uditorio, ma nel suo pieno diritto; per questo, il consigliere Nino Cerruto è stato aggredito, fatto oggetto di insulti molto pesanti e gravi ed invitato ad abbandonare l'aula.

Si è evitata l'aggressione fisica solo per l'intervento dei vigili e di alcuni dei presenti.


Ma è possibile che il potere logori fino al punto di non rendersi conto che ci sono delle regole, che ci sono dei limiti, che si era nel luogo della città deputato al dialogo e al confronto?

E invece si pensa di reagire con la violenza verbale e quasi fisica e di essere, addirittura, legittimati a farlo.

Evidentemente le tante manifestazioni di solidarietà al consigliere Nino Cerruto e gli interventi fatti in questa direzione da tanti gruppi, associazioni e singoli cittadini, primo tra tutti quello del PD, che ha stigmatizzato fortemente l'accaduto: "..È stato infranto uno dei principi cardini della nostra costituzione, ossia quello della libera espressione di pensiero e, cosa ancora più grave, ciò è avvenuto a scapito di un rappresentante dei cittadini eletto democraticamente. È stato violato l’art. 41 comma 3 del regolamento consiliare nella parte in cui garantisce la libertà di espressione dei membri del consiglio comunale.", non sono bastate a far comprendere a questi signori quanto grave sia stato tutto ciò.

Esprimiamo, pertanto, preoccupazione e sconcerto.

Riteniamo che questa vicenda non possa essere sottovalutata e, anzi, a prescindere dai risvolti giudiziari che ci saranno, ci attendiamo iniziative, innanzitutto, da parte del Presidente del Consiglio, in quanto garante dello svolgimento delle attività del Consiglio.

È necessario che la città e le istituzioni che la governano riflettano sull’accaduto e prendano i necessari provvedimenti affinchè fatti simili non abbiano mai più a ripetersi.

Modica, 28.05.2009

Una Nuova Prospettiva - Movimento politico della città di Modica

mercoledì 13 maggio 2009

L'emergenza non è finita

"L'emergenza rifiuti non è finita, è stata solo spostata dalla città"
(Stefano Tonziello, Legambiente)

venerdì 24 aprile 2009

Immuni non si nasce, si diventa

Umberto Scapagnini, deputato del Popolo delle Libertà, potrebbe essere rinviato a giudizio per abuso d'ufficio aggravato e falso in atto pubblico. Infatti, esaurite le indagini preliminari, la Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio. Significa che un giudice valuterà se ci sono gli elementi per sostenere l'accusa nel giudizio vero e proprio.
I reati contestati sono abuso d'ufficio aggravato e falso in atto pubblico e si riferiscono al bilancio del Comune di Catania del 2003, bilancio in cui è stato trovato un "buco" di diverse centinaia di milioni di euro.

Scapagnini non è al suo primo procedimento penale: il 2 maggio 2008 è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per abuso d'ufficio e violazione della legge elettorale; condanna non eseguita a causa dell'immunità derivante dalla carica di deputato.

La domanda che sorge spontanea è: qualora l'attuale procedimento dovesse concludersi con una condanna, finirà anch'essa per essere travolta dall'immunità?

sabato 11 aprile 2009

40 rondini fanno maggioranza

Sconcertante. Va bene risparmiare, ma senza svendere la democrazia.

La Russa, Ministro della Difesa, propone di "abolire" il ballottaggio nei Comuni in cui il candidato sindaco ottiene più del 40% dei voti al primo turno (link all'articolo). E l'antidiluviana regola della maggioranza? la buttiamo nel cesso (per usare un francesismo)?

Il 40,01% NON E' la maggioranza; e nemmeno il 47, il 48 o il 49; non lo è nemmeno il 50%! Credo che sia ragionevole pretendere che il sindaco di un Comune, l'ente più vicino alla collettività dei cittadini, sia espressione della maggioranza di essi, anche se tale maggioranza consiste del 50,01%. E' la base della democrazia.

Però capisco le preoccupazioni di La Russa: in tempi di crisi e calamità bisogna risparmiare. Ecco perchè gli vengo incontro con una proposta per risparmiare ancora di più: liberiamoci di quelle inutili urne, delle costose schede elettorali, delle lussuose matite del Ministero dell'Interno. Andiamo in piazza e votiamo per alzata di mano. Forse i risultati non saranno precisi ma che importa? questa è la democrazia berlusconiana: rapida, indolore e non serve neanche la maggioranza per governare.

martedì 10 marzo 2009

Sempre peggio

"Non è una democrazia quella in cui non si può parlare liberamente al telefono"
(Silvio Berlusconi riferendosi alle intercettazioni)

E quella in cui il Presidente del Consiglio non può essere processato lo è?


«Capisco i nostri deputati, che sono persone del fare e non funzionari di partito, che si sentono deprimere in Parlamento con votazioni continue»
(Silvio Berlusconi riferendosi ai deputati)

Ci vorrebbe un po' più di rispetto verso tanto persone fuori dal parlamento che si deprimono perchè non arrivano alla fine del mese.


domenica 8 marzo 2009

Restituiti gli atti

Che schifo. La Giunta per le autorizzazioni a procedere ha risposto no alla domanda dell'autorità giudiziaria di utilizzare le intercettazioni telefoniche tra il senatore Latorre (PD) e Consorte, un dirigente della Unipol, sull'inchiesta relativa alla scalata di Unipol a Bnl.

La classe politica ostacolo l'accertamento giudiziario di fatti importantissimi per la vita del Paese. Il potere legislativo tappa la bocca a quello giudiziario.

L'immunità parlamentare è inutile, se non dannosa. I parlamentari sono cittadini esattamente come quelli che li eleggono, e non deve esserci alcun filtro per l'esercizio del potere giudiziario nei loro confronti. La legge deve essere uguale per tutti.

lunedì 23 febbraio 2009

Medici VS Governo

Il Consiglio Nazionale della Fnomceo (Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) ieri ha approvato all'unanimità un documento in cui si afferma che al medico che denuncia l'irregolare (e quindi segue la disposizione normativa contenuta nel pacchetto sicurezza non ancora diventato legge) sarà applicata una sanzione disciplinare per violazione dell'articolo 3 del Codice deontologico.

Si ribadisce così l'assurdità di questo emendamento

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2009/02/clandestini-medici-sanzioni.shtml?uuid=0142d4d4-00e2-11de-adfb-17df2b70019f&DocRulesView=Libero


Codice deontologico dei medici, articolo 3


Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell'Uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza distinzioni di età, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia,in tempo di pace e in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera. La salute è intesa nell'accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona

Il PD e il testamento

IL PARTITO DEMOCRATICO SI DIVIDE SUL TESTAMENTO BIOLOGICO

"A chi lasciamo Veltroni???"

Franceschini segretario


PARTITO DEMOCRATICO: SI APRE L'ERA FRANCESCANI


venerdì 20 febbraio 2009

4 anni e 6 mesi

Non so quanto servirà. Forse è più uno sfogo che altro. Ma bisogna dirlo, farlo sapere, renderlo pubblico: una sentenza di primo grado ha accertato che Berlusconi ha corrotto il testimone di un processo che lo riguarda.

Berlusconi ha commesso il reato di "Corruzione in atti giudiziari": commettere il reato di corruzione allo scopo di favorire una parte in un processo. Ma il Lodo Alfano lo ha salvato, almeno temporaneamente.

Come è stato scritto e detto, in un Paese civile il Presidente del Consiglio si sarebbe dimesso. In una dolce dittatura si va avanti in silenzio.

mercoledì 18 febbraio 2009

Non ci mancherai

Il segretario più fallimentare della storia.

Ha fatto cadere il governo, ha contribuito a cacciare la sinistra dal parlamento senza nemmeno riuscire a vincere le elezioni politiche, ha perso le comunali a Roma, ha perso le regionali in Abruzzo, ha perso le regionali in Sardegna.

Ha creato un partito ma anche no, ha unito Ds e Dl ma anche no, ha creato una massa informe ma anche no.

Si sarebbe dovuto dimettere dopo aver perso le politiche... ci ha messo un po' ma alla fine, dopo un anno e mezzo passato a mortificare il concetto di "opposizione parlamentare" e umiliare l'idea di "governo ombra", nonchè macerare la nozione di "rinnovamento", si è dimesso. Meglio tardi che mai.

venerdì 13 febbraio 2009

Alla ricerca delle domande

Che fine hanno fatto le domande? al telegiornale ormai non ne fanno più. La nota politica è diventata una processione di mezzo-busti politici a cui il "giornalista" porge gentilmente il microfono.
Che fine hanno fatto le domande? porgono il microfono e il politico di turno, come fosse una star televisiva, recita (e quando scrivo "recita" intendo dire proprio "recita") il discorsetto che si è preparato.
Che fine hanno fatto le domande? spazio televisivo proporzionato alla presenza in parlamento, perchè altrimenti il canale è di destra o di sinistra, conflitto di interessi, comunisti, ecc. ecc. Dunque facciamo parlare esponenti Pdl, Pd, Idv, Udc, Ln. Poi l'elettore sceglierà il più convincente, il più telegenico.
Che fine hanno fatto le domande? non sono scomparse dall'oggi al domani; è stato un processo graduale, lungi dal terminare. Tra qualche mese i politici verranno a farle direttamente in studio; poi le manderanno da casa loro direttamente al tg per non perdere tempo; e un giorno, quando il telegiornale verrà condotto da Gasparri e le dichiarazioni riguarderanno una sola delle parti, forse cominceremo a chiederci dove sono finite le domande.

giovedì 12 febbraio 2009

Partito? Democratico?

Oggi il Partito Democratico ha dato una dimostrazione della sua essenza.
Oggi il Partito Democratico ha sostituito, in Commissione Sanità del Senato, Ignazio Marino (dichiaratamente a favore dell'eutanasia) con Dorina Bianchi, ex-Udc, a favore del disegno di legge presentato dal Governo qualche giorno fa per tenere in vita Eluana Englaro.
Una sostituzione che desta quantomeno qualche sospetto; la giustificazione del PD è che Marino aveva rassegnato le dimissioni tre mesi fa poichè era stato eletto presidente della commissione d'inchiesta sul servizio sanitario. Ma è una coincidenza alquanto strana che, non avendolo sostituito per tre mesi, i vertici del "partito" abbiano deciso di toglierlo di mezzo proprio ora che era in discussione il disegno di legge sul testamento biologico. Avrebbero potuto aspettare un altro paio di settimane.
Il fatto è che io non credo alle coincidenze...

lunedì 9 febbraio 2009

Silenzio

Adesso ci vorrebbe un po' di silenzio. Calma. Quiete. E invece nemmeno questo. Eluana è morta; finalmente si chiude il dramma suo e della sua famiglia. Ma restano aperte altre questioni.
Resta tutta la buffonata mediatica, tutta la pagliacciata istituzionale dietro la vicenda, e restano le polemiche con cui è stata accolta la notizia della sua morte. Gasparri, per esempio, ha perso una buona occasione per stare zitto.
Resta soprattutto il vuoto normativo che ha protratto inutilmente le sofferenze, se non di Eluana (lo stato di incoscienza era totale), di suo padre, di tutti i familiari, gli amici; ha protratto inutilmente situazioni tragiche, riguardanti tante altre persone che si trovano nelle stesse condizioni di Eluana. Ha causato conflitti istituzionali da record tra potere giudiziario, potere esecutivo e Capo dello Stato.
Adesso la classe politica non può più rimandare la discussione su un tema così delicato quale l'eutanasia; il disegno di legge in discussione al Senato, se pure creava delle certezze giuridiche, è un testo troppo strumentale a non lasciare morire Eluana, cosa che suggerisce adesso un serio dialogo sulla vita e la morte, un dialogo che si prenda tutto il tempo necessario e che tenga conto dei reali interessi in gioco anzichè farsi portatore di una distaccata visione politico-confessionale.

Ma almeno stasera fermiamoci per un attimo a riflettere. Dedichiamo un momento di silenzio ad Eluana, vittima inconsapevole, adesso libera.

domenica 8 febbraio 2009

Del superamento dei limiti

I limiti. La Costituzione, la coscienza, il buonsenso. Ogni persona ha dei limiti. Ma in questo momento sono stati oltrepassati tutti, avendo il Governo assunto come fine del proprio agire l'interesse. Per carità, l'interesse è il concetto che muove le politiche di tutti i Paesi; l'interesse, nel suo senso più ampio, è lo scopo a cui sono preposte le istituzioni.
Il problema che si configura in Italia è che la maggioranza parlamentare ed il Governo, teorici portatori degli interessi dei cittadini che li hanno eletti e legittimati, si sono progressivamente, volgarmente e violentemente trasformati (o forse si sono semplicemente rivelati) in portatori di interessi avulsi da quello stesso elettorato che rappresenta la loro base e fonte di potere.
Oggi il Governo appare sprovvisto di una prospettiva, più preoccupato a sistemare le faccende "personali" che a curare le esigenze di quella parte di Paese a cui fa riferimento.
Le "persone" di cui sopra, o più opportunamente, i referenti del Governo sono, per quel che ho potuto capire, almeno tre: Berlusconi (e quando mai), la Lega e la Chiesa. Ai tre soggetti corrispondono tre azioni del Governo che minano la democrazia nelle sue basi.

Berlusconi: il Presidente del Consiglio, dal momento della sua discesa in politica nel 1994, è stato e continua ad essere coinvolto in procedimenti penali, spesso come imputato. Piuttosto che partecipare regolarmente come qualunque cittadino (sicuro della propria innocenza) preferisce eliminare i problemi alla radice, manipolando istituti processuali, come la prescrizione, a proprio vantaggio. In questo mandato è stato varato il c.d. Lodo Alfano che viola il principio di uguaglianza di cui all'articolo 3 della Costituzione: impensabile, in una democrazia, che certi cittadini non possano essere sottoposti a procedimento penale e che possano sottrarsi all'applicazione della legge penale. Impensabile. Inoltre il depotenziamento (per non dire annullamento) della magistratura prosegue con l'imminente riforma della giustizia, dalle intercettazioni ai poteri dei pm.

La Lega: il partito di governo che meglio esprime la volgarità, il razzismo e l'intolleranza degli italiani. Dal punto di vista di Berlusconi (che, non dimentichiamolo, è improntato al freddo calcolo dei costi-benefici derivanti da un'alleanza parlamentare) un utile alleato con cui scambiare voti in vista delle riforme.
L'equazione è semplice: la Lega aiuta Berlusconi a sbarazzarsi della magistratura e Berlusconi aiuta la Lega a sbarazzarsi degli immigrati e dei meridionali. Sono già a metà dell'opera se non di più: il federalismo fiscale è potenzialmente idoneo a dare il colpo di grazia al Sud Italia, e, se gli immigrati sono ancora presenti sul territorio, sono scomparsi i loro diritti. Si verifica così, ancora una volta, una rottura di stampo medievale con i principi di democrazia, convivenza, integrazione. Se la mettiamo sul piano giuridico, appare che a degli esseri umani viene riservato un trattamento ingiustificatamente più rigido ai cittadini italiani. Aberrante.

La Chiesa: l'arroganza del Vaticano, che pretende di estendere i propri precetti all'ordinamento giuridico italiano, contaminando di fatto uno Stato laico, non sarebbe niente se non trovasse un'utile sponda nel Governo e nella maggioranza (ma non solo) parlamentare.
L'ostinazione del Governo, espressa attraverso un decreto legge censurabile per almeno due motivi, è peggio del peggiore accanimento terapeutico.
Il decreto legge è censurabile perchè:
- in senso formale, non presenta affatto i requisiti di necessità ed urgenza richiesti perchè è intervenuta una sentenza definitva;
- in senso sostanziale, il contenuto va contro quella stessa sentenza che autorizza la sospensione del trattamento; in questo senso occorre una sintetica precisazione: la magistratura deve risolvere casi individuali e concreti; dunque il legislatore DEVE regolamentare una materia in termini generali ed astratti, anche in modo difforme dalle precedenti decisioni giurisprudenziali. Ma questo, a mio parere, vale con riguardo a problemi futuri ed astratti, non in relazione a casi attuali come quello di Eluana. In questo senso si è verificata una contrapposizione tra potere esecutivo e potere giudiziario, aggravata dalla minaccia di Berlusconi di cambiare la Costituzione dopo il rifiuto del Presidente della Repubblica di firmare il decreto legge.
Insomma, dopo il superamento dei limiti c'è il delirio prepotente (pochi minuti fa ho letto che Berlusconi ha insultato la Costituzione) di un Governo auto-referenziale che non guarda in faccia nessuno e manipola i diritti delle persone (e conseguentemente i diritti cardine della democrazia) con una facilità e una superficialità quasi spiazzanti, di fronte ad un popolo sempre più stretto tra imbarbarimento e impotenza.

Non è la fine: ci sono persone che sono sempre meno disposte a subire gli oltraggi derivanti da un Governo irresponsabile ed irragionevole. I limiti, come ho scritto all'inizio, non sono solo quelli giuridici, il cui oltrepassamento è relativamente facile da sopportare, soprattutto per chi non ha a che fare con il diritto tutti i giorni; ci sono anche i limiti soggettivi dell'etica, del buonsenso, della coscienza, della morale, della ragionevolezza che possono contribuire a creare (a ricreare) un orizzonte di valori comune, per reagire alla pericolosa deriva autoritaria che stiamo vivendo e ricostruire un elettorato maturo e consapevole.