lunedì 23 febbraio 2009

Medici VS Governo

Il Consiglio Nazionale della Fnomceo (Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) ieri ha approvato all'unanimità un documento in cui si afferma che al medico che denuncia l'irregolare (e quindi segue la disposizione normativa contenuta nel pacchetto sicurezza non ancora diventato legge) sarà applicata una sanzione disciplinare per violazione dell'articolo 3 del Codice deontologico.

Si ribadisce così l'assurdità di questo emendamento

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2009/02/clandestini-medici-sanzioni.shtml?uuid=0142d4d4-00e2-11de-adfb-17df2b70019f&DocRulesView=Libero


Codice deontologico dei medici, articolo 3


Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell'Uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza distinzioni di età, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia,in tempo di pace e in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera. La salute è intesa nell'accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona

Il PD e il testamento

IL PARTITO DEMOCRATICO SI DIVIDE SUL TESTAMENTO BIOLOGICO

"A chi lasciamo Veltroni???"

Franceschini segretario


PARTITO DEMOCRATICO: SI APRE L'ERA FRANCESCANI


venerdì 20 febbraio 2009

4 anni e 6 mesi

Non so quanto servirà. Forse è più uno sfogo che altro. Ma bisogna dirlo, farlo sapere, renderlo pubblico: una sentenza di primo grado ha accertato che Berlusconi ha corrotto il testimone di un processo che lo riguarda.

Berlusconi ha commesso il reato di "Corruzione in atti giudiziari": commettere il reato di corruzione allo scopo di favorire una parte in un processo. Ma il Lodo Alfano lo ha salvato, almeno temporaneamente.

Come è stato scritto e detto, in un Paese civile il Presidente del Consiglio si sarebbe dimesso. In una dolce dittatura si va avanti in silenzio.

mercoledì 18 febbraio 2009

Non ci mancherai

Il segretario più fallimentare della storia.

Ha fatto cadere il governo, ha contribuito a cacciare la sinistra dal parlamento senza nemmeno riuscire a vincere le elezioni politiche, ha perso le comunali a Roma, ha perso le regionali in Abruzzo, ha perso le regionali in Sardegna.

Ha creato un partito ma anche no, ha unito Ds e Dl ma anche no, ha creato una massa informe ma anche no.

Si sarebbe dovuto dimettere dopo aver perso le politiche... ci ha messo un po' ma alla fine, dopo un anno e mezzo passato a mortificare il concetto di "opposizione parlamentare" e umiliare l'idea di "governo ombra", nonchè macerare la nozione di "rinnovamento", si è dimesso. Meglio tardi che mai.

venerdì 13 febbraio 2009

Alla ricerca delle domande

Che fine hanno fatto le domande? al telegiornale ormai non ne fanno più. La nota politica è diventata una processione di mezzo-busti politici a cui il "giornalista" porge gentilmente il microfono.
Che fine hanno fatto le domande? porgono il microfono e il politico di turno, come fosse una star televisiva, recita (e quando scrivo "recita" intendo dire proprio "recita") il discorsetto che si è preparato.
Che fine hanno fatto le domande? spazio televisivo proporzionato alla presenza in parlamento, perchè altrimenti il canale è di destra o di sinistra, conflitto di interessi, comunisti, ecc. ecc. Dunque facciamo parlare esponenti Pdl, Pd, Idv, Udc, Ln. Poi l'elettore sceglierà il più convincente, il più telegenico.
Che fine hanno fatto le domande? non sono scomparse dall'oggi al domani; è stato un processo graduale, lungi dal terminare. Tra qualche mese i politici verranno a farle direttamente in studio; poi le manderanno da casa loro direttamente al tg per non perdere tempo; e un giorno, quando il telegiornale verrà condotto da Gasparri e le dichiarazioni riguarderanno una sola delle parti, forse cominceremo a chiederci dove sono finite le domande.

giovedì 12 febbraio 2009

Partito? Democratico?

Oggi il Partito Democratico ha dato una dimostrazione della sua essenza.
Oggi il Partito Democratico ha sostituito, in Commissione Sanità del Senato, Ignazio Marino (dichiaratamente a favore dell'eutanasia) con Dorina Bianchi, ex-Udc, a favore del disegno di legge presentato dal Governo qualche giorno fa per tenere in vita Eluana Englaro.
Una sostituzione che desta quantomeno qualche sospetto; la giustificazione del PD è che Marino aveva rassegnato le dimissioni tre mesi fa poichè era stato eletto presidente della commissione d'inchiesta sul servizio sanitario. Ma è una coincidenza alquanto strana che, non avendolo sostituito per tre mesi, i vertici del "partito" abbiano deciso di toglierlo di mezzo proprio ora che era in discussione il disegno di legge sul testamento biologico. Avrebbero potuto aspettare un altro paio di settimane.
Il fatto è che io non credo alle coincidenze...

lunedì 9 febbraio 2009

Silenzio

Adesso ci vorrebbe un po' di silenzio. Calma. Quiete. E invece nemmeno questo. Eluana è morta; finalmente si chiude il dramma suo e della sua famiglia. Ma restano aperte altre questioni.
Resta tutta la buffonata mediatica, tutta la pagliacciata istituzionale dietro la vicenda, e restano le polemiche con cui è stata accolta la notizia della sua morte. Gasparri, per esempio, ha perso una buona occasione per stare zitto.
Resta soprattutto il vuoto normativo che ha protratto inutilmente le sofferenze, se non di Eluana (lo stato di incoscienza era totale), di suo padre, di tutti i familiari, gli amici; ha protratto inutilmente situazioni tragiche, riguardanti tante altre persone che si trovano nelle stesse condizioni di Eluana. Ha causato conflitti istituzionali da record tra potere giudiziario, potere esecutivo e Capo dello Stato.
Adesso la classe politica non può più rimandare la discussione su un tema così delicato quale l'eutanasia; il disegno di legge in discussione al Senato, se pure creava delle certezze giuridiche, è un testo troppo strumentale a non lasciare morire Eluana, cosa che suggerisce adesso un serio dialogo sulla vita e la morte, un dialogo che si prenda tutto il tempo necessario e che tenga conto dei reali interessi in gioco anzichè farsi portatore di una distaccata visione politico-confessionale.

Ma almeno stasera fermiamoci per un attimo a riflettere. Dedichiamo un momento di silenzio ad Eluana, vittima inconsapevole, adesso libera.

domenica 8 febbraio 2009

Del superamento dei limiti

I limiti. La Costituzione, la coscienza, il buonsenso. Ogni persona ha dei limiti. Ma in questo momento sono stati oltrepassati tutti, avendo il Governo assunto come fine del proprio agire l'interesse. Per carità, l'interesse è il concetto che muove le politiche di tutti i Paesi; l'interesse, nel suo senso più ampio, è lo scopo a cui sono preposte le istituzioni.
Il problema che si configura in Italia è che la maggioranza parlamentare ed il Governo, teorici portatori degli interessi dei cittadini che li hanno eletti e legittimati, si sono progressivamente, volgarmente e violentemente trasformati (o forse si sono semplicemente rivelati) in portatori di interessi avulsi da quello stesso elettorato che rappresenta la loro base e fonte di potere.
Oggi il Governo appare sprovvisto di una prospettiva, più preoccupato a sistemare le faccende "personali" che a curare le esigenze di quella parte di Paese a cui fa riferimento.
Le "persone" di cui sopra, o più opportunamente, i referenti del Governo sono, per quel che ho potuto capire, almeno tre: Berlusconi (e quando mai), la Lega e la Chiesa. Ai tre soggetti corrispondono tre azioni del Governo che minano la democrazia nelle sue basi.

Berlusconi: il Presidente del Consiglio, dal momento della sua discesa in politica nel 1994, è stato e continua ad essere coinvolto in procedimenti penali, spesso come imputato. Piuttosto che partecipare regolarmente come qualunque cittadino (sicuro della propria innocenza) preferisce eliminare i problemi alla radice, manipolando istituti processuali, come la prescrizione, a proprio vantaggio. In questo mandato è stato varato il c.d. Lodo Alfano che viola il principio di uguaglianza di cui all'articolo 3 della Costituzione: impensabile, in una democrazia, che certi cittadini non possano essere sottoposti a procedimento penale e che possano sottrarsi all'applicazione della legge penale. Impensabile. Inoltre il depotenziamento (per non dire annullamento) della magistratura prosegue con l'imminente riforma della giustizia, dalle intercettazioni ai poteri dei pm.

La Lega: il partito di governo che meglio esprime la volgarità, il razzismo e l'intolleranza degli italiani. Dal punto di vista di Berlusconi (che, non dimentichiamolo, è improntato al freddo calcolo dei costi-benefici derivanti da un'alleanza parlamentare) un utile alleato con cui scambiare voti in vista delle riforme.
L'equazione è semplice: la Lega aiuta Berlusconi a sbarazzarsi della magistratura e Berlusconi aiuta la Lega a sbarazzarsi degli immigrati e dei meridionali. Sono già a metà dell'opera se non di più: il federalismo fiscale è potenzialmente idoneo a dare il colpo di grazia al Sud Italia, e, se gli immigrati sono ancora presenti sul territorio, sono scomparsi i loro diritti. Si verifica così, ancora una volta, una rottura di stampo medievale con i principi di democrazia, convivenza, integrazione. Se la mettiamo sul piano giuridico, appare che a degli esseri umani viene riservato un trattamento ingiustificatamente più rigido ai cittadini italiani. Aberrante.

La Chiesa: l'arroganza del Vaticano, che pretende di estendere i propri precetti all'ordinamento giuridico italiano, contaminando di fatto uno Stato laico, non sarebbe niente se non trovasse un'utile sponda nel Governo e nella maggioranza (ma non solo) parlamentare.
L'ostinazione del Governo, espressa attraverso un decreto legge censurabile per almeno due motivi, è peggio del peggiore accanimento terapeutico.
Il decreto legge è censurabile perchè:
- in senso formale, non presenta affatto i requisiti di necessità ed urgenza richiesti perchè è intervenuta una sentenza definitva;
- in senso sostanziale, il contenuto va contro quella stessa sentenza che autorizza la sospensione del trattamento; in questo senso occorre una sintetica precisazione: la magistratura deve risolvere casi individuali e concreti; dunque il legislatore DEVE regolamentare una materia in termini generali ed astratti, anche in modo difforme dalle precedenti decisioni giurisprudenziali. Ma questo, a mio parere, vale con riguardo a problemi futuri ed astratti, non in relazione a casi attuali come quello di Eluana. In questo senso si è verificata una contrapposizione tra potere esecutivo e potere giudiziario, aggravata dalla minaccia di Berlusconi di cambiare la Costituzione dopo il rifiuto del Presidente della Repubblica di firmare il decreto legge.
Insomma, dopo il superamento dei limiti c'è il delirio prepotente (pochi minuti fa ho letto che Berlusconi ha insultato la Costituzione) di un Governo auto-referenziale che non guarda in faccia nessuno e manipola i diritti delle persone (e conseguentemente i diritti cardine della democrazia) con una facilità e una superficialità quasi spiazzanti, di fronte ad un popolo sempre più stretto tra imbarbarimento e impotenza.

Non è la fine: ci sono persone che sono sempre meno disposte a subire gli oltraggi derivanti da un Governo irresponsabile ed irragionevole. I limiti, come ho scritto all'inizio, non sono solo quelli giuridici, il cui oltrepassamento è relativamente facile da sopportare, soprattutto per chi non ha a che fare con il diritto tutti i giorni; ci sono anche i limiti soggettivi dell'etica, del buonsenso, della coscienza, della morale, della ragionevolezza che possono contribuire a creare (a ricreare) un orizzonte di valori comune, per reagire alla pericolosa deriva autoritaria che stiamo vivendo e ricostruire un elettorato maturo e consapevole.